Microcredito: via del Campidoglio al Fondo di Garanzia
Il Campidoglio prepara la partenza di un Fondo di Garanzia da 3 milioni di euro per sviluppare programmi di microcredito
Promuovere e sviluppare programmi di microcredito, educazione finanziaria e cultura d’impresa nell’ottica di sostenere il tessuto economico e sociale della città in seguito all’epidemia sanitaria. Con questo obiettivo Roma Capitale e l’Ente nazionale per il microcredito (Enm) siglano un protocollo d’intesa, della durata di 3 anni, già approvato dalla Giunta capitolina. Alla base dell’iniziativa la creazione di un Fondo di Garanzia, stanziato nel bilancio di Roma Capitale, pari a 3 milioni di euro.
“Con questa iniziativa vogliamo creare uno strumento per il rilancio del lavoro. Un fondo di garanzia a favore di negozi, commercianti e piccole imprese della città duramente penalizzati dall’emergenza coronavirus. Il fondo, rivolto principalmente a tutti coloro che non possono offrire garanzie agli istituti di credito, prevede che i finanziamenti siano assegnati a chi ne fa richiesta. Soltanto con la semplice promessa di restituzione. I beneficiari potranno restituire il prestito per alimentare nuovamente la capacità di garanzia prestata dal fondo e così permettere ad altri potenziali imprenditori di accedere al credito. Inoltre, grazie all’intervento dell’Enm, potranno seguire corsi di formazione finanziaria ed essere accompagnati nello sviluppo della loro attività. In questo modo garantiamo, attraverso programmi di microcredito altamente professionali, nuova linfa alle attività e alle imprese più vulnerabili della nostra città. Ovviamente al fine di sostenerle nel superare i duri effetti del Covid in modo sano e con un’attenta programmazione. Bisogna infatti contrastare in ogni modo il rischio che i soggetti colpiti dalla crisi possano cedere all’usura o finire tra le braccia di organizzazioni criminali. Il microcredito, come dimostrano tante esperienze italiane ed estere, rappresenta uno strumento formidabile a protezione delle realtà più piccole o in difficoltà”. Così dichiara la sindaca di Roma, Virginia Raggi.
“La volontà di Roma Capitale e della Sua amministrazione di sottoscrivere un accordo con l’Ente Nazionale per il microcredito è una scelta importante. Si sottolinea una vocazione naturale verso l’economia sociale e di mercato per sostenere tutte quelle fasce di emarginazione sociale e finanziaria che ci sono nella Capitale. Con questo accordo potremo dare risposte sia per il microcredito sociale che per quello produttivo. In questo momento così difficile per aprire un’attività o per coloro che hanno difficoltà. I servizi di accompagnamento previsti per legge ed erogati dall’Ente Nazionale per il Microcredito prima, durante e dopo il finanziamento garantiranno il successo di questa operazione. Questo considerato che negli ultimi anni abbiamo sostenuto la costituzione di oltre 15mila aziende con un effetto occupazionale di 2,43 unità per azienda. Persone, imprenditori e addetti, prima considerati non bancabili ai margini della società che oggi sono contribuenti attivi. Tale è il successo raggiunto fino ad oggi dall’Ente Nazionale per il Microcredito che con questo accordo potrà garantire nuovi successi sia a Roma, che all’intero sistema Paese”. In tal modo si esprime Mario Baccini, presidente dell’Ente Nazionale per il Microcredito.
“Parlare di microcredito significa parlare di inclusione sociale. Perché non ci può essere una lotta istituzionale crisi economica senza una sana inclusione finanziaria che parta da decisioni politiche concrete come questa. Abbiamo voluto introdurre questo strumento di finanza alternativa per intercettare le spinte innovatrici dei giovani con le loro start up e idee imprenditoriali. Accogliere le speranze, insomma, contenute in progetti sostenibili dal punto di vista sociale e ambientale, di chi non potrebbe altrimenti realizzarli nei circuiti ordinari. Per alleggerire anche i problemi di liquidità che questa crisi sanitaria ha aggravato. Questo strumento vuole anche essere, però, un utile canale di educazione finanziaria. Perché è proprio nei periodi di difficoltà che occorre intervenire ancor di più sulla formazione. Nel complesso, il fondo è un punto di partenza per contribuire al rilancio del tessuto economico tendendo una mano a chi ha bisogno di aiuto e può dare tanto allo sviluppo della nostra capitale”. Così afferma l’assessore al Bilancio di Roma Capitale, Gianni Lemmetti.
L’Enm si impegna in particolare a realizzare un programma di microcredito dedicato alle imprese in fase di avvio. Programma ulteriormente integrato dal bando ‘Laboratorio delle idee’ riservato ai giovani. Allo stesso tempo, si prevede un programma apposito a beneficio delle attività commerciali che si trovano a dover ripartire dopo le chiusure determinate dalla pandemia. Il protocollo consente l’erogazione di prestiti a soggetti che si trovano in condizione di particolare vulnerabilità economica e sociale.
Si attiverà uno Sportello territoriale per il microcredito, dove lavoreranno due risorse messe a disposizione da Roma Capitale e formate dall’Enm. La dotazione finanziaria iniziale potrà essere incrementata con successivi interventi di partecipazione da parte di altri attori. Quindi non solo Amministrazioni, cooperative, intermediari finanziari, enti religiosi e del terzo settore, ma anche di singoli soggetti privati.
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