Intervista a Roberto, audace imprenditore romano
Roberto, imprenditore romano e titolare del ristorante spagnolo Spanish Yard, intervistato dalla nostra redazione
SPQRDaily ha incontrato Roberto, un imprenditore romano, titolare del ristorante spagnolo Spanish Yard; un Tapas bar con un brand originale e vivace ai Colli Portuensi. La ristorazione è sicuramente uno dei settori più colpiti dalla pandemia e quello che soffre maggiormente; quindi Roberto ci ha raccontato com’è cambiata la sua vita personale e lavorativa in questo difficile periodo.
Quando e come è nata la tua attività?
Tutto nasce dalla mia grande passione per il mare. Cosa c’entra? Ve lo dico subito! Tramite l’associazione Pelagica, di cui sono il presidente, promuoviamo l’attività della pesca sportiva; delle attività subacquee, compresa l’attività didattica per le scuole, ma non solo; programmiamo giornate di pesca turismo, charter e cene al tramonto.
Da oltre vent’anni organizzo e partecipo ad eventi nazionali e internazionali nel settore della ristorazione e, forti del grande successo della stagione estiva 2019 sulle sponde del Tevere, abbiamo deciso di promuovere lo Spanish Yard anche nella versione invernale; nella location del bel quartiere di Monteverde. Sono orgoglioso dei numerosi e importanti apprezzamenti ricevuti fin dal primo giorno di apertura nell’ottobre 2019.
Come è cambiato il tuo modo di lavorare durante la pandemia (ormai in corso da quasi un anno)?
Che soluzioni hai adottato per combattere la crisi (es. e-commerce, consegna a domicilio o altro)?
Nei pochi giorni di apertura, dal fatidico 10 marzo 2020, il nostro modo di lavorare è cambiato radicalmente. Abbiamo attrezzato il locale con tutti i mezzi per prevenire il contagio da virus Covid, dalle colonnine elettriche igienizzanti ai pannelli divisori in plexiglass; rispettando sempre il distanziamento con relativa riduzione dei posti a sedere. Sotto tutti i punti di vista non è stato facile, anzi; ma ci teniamo molto alla tutela della salute dei nostri clienti e al rispetto delle regole.
I sussidi proposti dal Governo ti hanno aiutato o sono stati dei meri palliativi?
Gli effetti di questa crisi pesano principalmente sulle spalle di noi piccoli imprenditori; e penso sarà così ancora per molti mesi. Nonostante ammiri gli sforzi fatti da parte del Governo per contenere la pandemia, credo purtroppo che siano del tutto insufficienti; addirittura direi quasi assenti dal punto di vista dell’aiuto economico. Le nostre due società che operano solo nel periodo estivo non hanno potuto prendere contributi perché nel mese di aprile 2019 (Decreto Ristoro) non avevano fatturato in quanto la stagione inizia a giugno!
A livello più territoriale, l’amministrazione locale del Municipio XII ti è stata vicino?
Hanno fatto qualcosa concretamente o vi siete sentiti un po’ abbandonati?
No purtroppo. A noi non è arrivata informazione o comunicazione di iniziative locali.
Che prospettive hai per il futuro se la situazione dovesse continuare ancora per qualche mese?
Lo Spanish Yard, nonostante un anno difficile di pandemia in cui è stato chiuso per l’ottanta per cento dei giorni, ha deciso di ritornare e più carichi di prima, a giugno speriamo di poter aprire anche nella versione estiva sul lungotevere.
Confidiamo negli sforzi della Regione relativi alle vaccinazioni; che mi sento di consigliare fortemente a tutti quando ce ne sarà la possibilità, sono infatti l’unica arma contro il Covid.
Poi in collaborazione con l’associazione Pelagica continueremo ad organizzare le cene romantiche in barca al tramonto con menù degustazione preparato a bordo dal nostro bravissimo chef Daniele; ma non mancheranno anche aperitivi con amici e avventure nautiche per bambini, ad esempio l’iniziativa “Capitano per un giorno“.
A proposito di Daniele Cacchiarelli, il tuo è un ristorante spagnolo, ma lo chef lo è?
Assolutamente si! Daniele è per metà spagnolo e si è formato in scuole di cucina spagnole. Recentemente siamo stati intervistati da un simpatico programma di una TV spagnola dal titolo: “Aragoneses por el mundo” in cui hanno raccontato la vita di Daniele qui in Italia e del suo lavoro allo Spanish Yard!
Ringraziandoti del tuo tempo ti chiedo un’ultima battuta, un appello che senti di dover fare al nostro pubblico.
Teniamo duro. Tra poco si ricomincia e ce la metteremo tutta!
Fonte Immagine: Redazione SPQRdaily