Fernando Botero: la grande mostra a palazzo Bonaparte

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A partire dal 17 settembre 2024 e fino al 19 gennaio 2025, Palazzo Bonaparte, nel cuore di Roma, ospita un evento di straordinaria importanza per il panorama artistico italiano: la più grande retrospettiva mai dedicata a Fernando Botero, uno degli artisti più iconici e amati del XX secolo. La mostra, organizzata da Arthemisia in collaborazione con la Fondazione Fernando Botero e la Fondazione Terzo Pilastro Internazionale, rappresenta un omaggio unico e irripetibile all’artista colombiano a un anno dalla sua scomparsa.

Un viaggio nell’arte di Botero

Fernando Botero è un nome che evoca subito immagini di corpi esuberanti, volumi monumentali e colori vibranti. Nato a Medellín, in Colombia, nel 1932, Botero ha trasformato la sua passione per l’arte in una carriera straordinaria, che lo ha portato a diventare uno degli artisti più riconoscibili e amati a livello mondiale. L’arte di Botero non si limita a essere figurativa: il suo stile unico nasce dalla volontà di esaltare la forma e il volume, trasformando la realtà in un universo poetico e abbondante, dove ogni dettaglio contribuisce a creare un racconto intriso di magia, ironia e profondità.

La mostra a Palazzo Bonaparte celebra sessant’anni di carriera attraverso 120 opere che comprendono dipinti, disegni, sculture e inediti eccezionali, mai esposti prima. Tra questi, spiccano capolavori come Omaggio a Mantegna (1958), ispirato alla “Camera degli Sposi” di Mantova, e la straordinaria Menina (After Velázquez), realizzata come tributo al maestro spagnolo.

Un legame speciale con l’Italia

Botero ha sempre mantenuto un legame profondo con l’Italia, un Paese che ha influenzato profondamente il suo percorso artistico. Durante i suoi primi anni di carriera, l’artista visse a Firenze, dove studiò i grandi maestri del Rinascimento italiano come Masaccio, Paolo Uccello e Piero della Francesca. Fu proprio il contatto con la tradizione rinascimentale che portò Botero a sviluppare il suo interesse per il volume, elemento che sarebbe diventato il tratto distintivo della sua opera. Nonostante il suo spirito cosmopolita, Botero non dimenticò mai le sue radici colombiane, che rimasero una costante nel suo lavoro, dando vita a un dialogo unico tra la tradizione artistica europea e la cultura dell’America Latina.

Le sezioni della mostra: un percorso tra temi e tecniche

La mostra si articola in diverse sezioni tematiche, ognuna delle quali esplora un aspetto fondamentale dell’opera di Botero.

Versioni

Botero era profondamente innamorato della storia dell’arte e spesso reinterpretava i grandi capolavori dei maestri del passato. Questa sezione raccoglie alcune delle sue più celebri “Versioni”, opere in cui l’artista reinterpreta i temi e i soggetti di pittori come Velázquez, Piero della Francesca e Van Eyck. Tra i capolavori esposti, spiccano La Menina e I Coniugi Arnolfini, in cui Botero ha trasformato i modelli originali in visioni personali, esaltando i volumi e utilizzando il colore in modo iperespressivo.

Disegni

Per Botero, il disegno era la base di ogni creazione artistica. Considerava questa tecnica essenziale non solo come preparazione per altre opere, ma anche come mezzo autonomo per esplorare la sua poetica. In questa sezione sono esposti schizzi, bozzetti e disegni finiti che rivelano il suo rigore tecnico e la sua capacità di trasformare anche le linee più semplici in opere di grande intensità.

I Pastelli

I pastelli rappresentano una parte meno conosciuta ma estremamente affascinante della produzione di Botero. Con questa tecnica, l’artista riusciva a catturare una delicatezza e una leggerezza uniche, pur mantenendo la sua caratteristica attenzione al volume. Le opere in pastello esposte mostrano come Botero abbia saputo esplorare nuove possibilità espressive, continuando a sottolineare la bellezza e la positività della vita.

Il Circo

Il circo era un tema caro a Botero, che lo interpretava come una metafora della vita, con la sua mescolanza di gioia e malinconia. Questa sezione raccoglie dipinti e disegni che rappresentano trapezisti, clown e contorsionisti, catturati nel loro momento di azione. Le figure, statiche nella loro monumentalità, sembrano sospese tra realtà e fantasia, evocando un senso di meraviglia e introspezione.

La Violenza

Questa sezione affronta uno degli aspetti più drammatici della produzione di Botero: la rappresentazione della violenza. Attraverso opere che raccontano episodi di dolore e sofferenza, l’artista dimostra come l’arte possa essere un potente strumento di memoria storica. La sua serie sulla violenza in Colombia, ad esempio, è un’accorata denuncia sociale che utilizza il linguaggio visivo per immortalare l’impatto della brutalità sul tessuto umano.

America Latina: le Radici Colombiane

L’opera di Botero è intrisa di riferimenti alla sua terra natale, la Colombia. In questa sezione, i visitatori possono immergersi in un mondo fatto di paesaggi esuberanti, scene di vita quotidiana e personaggi che incarnano l’essenza della cultura latinoamericana. Botero dichiarava spesso di essere “il più colombiano dei colombiani”, e questa parte della mostra lo dimostra, celebrando le sue radici con colori vividi e forme generose.

Un evento imperdibile per tutti gli amanti dell’arte

La mostra, ospitata nelle eleganti sale di Palazzo Bonaparte, offre ai visitatori un’esperienza unica, arricchita da approfondimenti didattici e visite guidate per adulti, scuole e famiglie. È un’occasione straordinaria per scoprire il mondo poetico e travolgente di un artista che ha saputo unire tradizione e innovazione, creando un linguaggio visivo universale.

Informazioni utili

  • Luogo: Palazzo Bonaparte, Piazza Venezia 5, Roma
  • Date: 17 settembre 2024 – 19 gennaio 2025
  • Orari: Dal lunedì al giovedì, 9:00-19:30; venerdì, sabato e domenica, 9:00-21:00
  • Biglietti: Prezzo intero €16, riduzioni disponibili per diverse categorie

Per maggiori informazioni e prenotazioni, visitare www.mostrepalazzobonaparte.it.

Redazione
Author: Redazione