Il fuoco di una stella opera prima dell’autrice romana Martina Menghi
Tre quadri, tre enigmi e un serial killer da fermare a ogni costo…
Roma, giorni nostri. “Il fuoco di una stella” alza il suo sipario al crepuscolo di un efferato delitto e da quel momento la macabra ruota di un piano diabolico comincia a girare, tra opere d’arte usate come messaggi di morte e citazioni letterarie che sussurrano di vendetta e di un rancore mai sopito.
Quadri, delitti e misteri fanno tutti parte di un unico enigma e l’assassino può ancora essere fermato, a patto di accettare, quadro dopo quadro, morte dopo morte, che in realtà non conosciamo mai fino in fondo chi ci è vicino.
E’ così che si presenta ai lettori italiani “Il fuoco di una stella”: opera prima dell’autrice romana Martina Menghi e romanzo disponibile proprio da pochi giorni che promette di tenere incollati alle sue pagine grazie a una sapiente alchimia di scene mozzafiato, ad altissima tensione, e passaggi di rara intensità.
“Il fuoco di una stella” è sospeso tra la storia di mistero e il thriller più puro: incarna alcuni dei paradigmi tradizionali di entrambi i generi, sapientemente accostati, ma non teme di osare grazie a virtuosismi e trovate sorprendenti. La vicenda narra di efferati delitti e di un assassino micidiale, ma esibisce anche enigmi celati in opere d’arte e citazioni che fanno capo al medesimo segreto. E tutto è messo a completa disposizione del lettore, ogni elemento, ogni indizio: egli avrà la possibilità di comprendere, intuire e portare alla luce la verità di quanto accaduto, al pari dei personaggi principali e, chissà, forse anche prima di loro, catapultato nella scena da descrizioni quantomai immersive.
Al centro della vicenda c’è Stella, la prima vittima: la sua tragedia, il suo passato, il Fuoco che la divorava e che, in maniera quantomai azzeccata, ritroviamo nel titolo dell’opera. Stella appare, almeno inizialmente, come una donna afflitta e condizionata da dubbi e tormenti comuni ai più: ma gli eventi e il loro sviluppo riveleranno l’universo che celava dentro di sé e nondimeno le sue ombre. Stella “non c’è più” sin dall’inizio della storia ma allo stesso tempo “sarà ovunque”: nei ricordi di alcuni, nelle motivazioni di altri e nelle ragioni che hanno dato vita al machiavellico disegno dell’assassino.
L’altra protagonista, ed è bello poterlo dire, è Roma. E’ infatti nella città eterna che l’autrice del romanzo è nata, è cresciuta, è sempre vissuta e si è laureata in Lettere, con specializzazione in linguistica italiana. E questo legame profondo con la Capitale, unito alla perizia nella scrittura, ci regalano una Roma descritta in maniera davvero pregevole: dal Parco di Colle Oppio, a pochi sospiri dal Colosseo, alla Terrazza del Gianicolo e passando tanto per i viali che costeggiano il Tevere, quanto per le spiagge e i litorali situati a pochi chilometri dalla città, tutto è tratteggiato magnificamente nelle sue luci, nei suoi odori, nella sua bellezza. Non mere rappresentazioni da cartolina o le immagini poco realistiche cui purtroppo ci hanno abituato alcuni autori e sceneggiatori d’oltreoceano: la Roma di Martina Menghi è meravigliosa ma concreta, perché lei della città eterna ha saputo catturare l’anima.
L’autrice ha deciso di proporre il proprio romanzo attraverso la via dell’autopubblicazione sulla piattaforma Kindle Direct Publishing di Amazon, dando modo ai lettori di poter scegliere agevolmente tra il formato ebook e quello del consueto libro cartaceo. Ma non ci stupirebbe vedere ben presto diverse case editrici bussare alla sua porta per supportarne il talento e il progetto editoriale. Questo romanzo infatti costituisce la prima parte di una trilogia: il secondo libro, ultimato qualche mese fa, uscirà già nei prossimi giorni, mentre è previsto per la fine dell’anno il lancio del terzo capitolo, attualmente in stesura.
Ogni estate ha i suoi libri e ovviamente i thriller del momento: riuscirà “Il fuoco di una stella” a ritagliarsi un posto nel cuore dei lettori? Le carte in regola per farlo sembra averle proprio tutte.