La passione che sfida la crisi: intervista a Valeria Capomacchia
Valeria Capomacchia, proprietaria della celebre Le Gastronaute Agenzia Viaggi, intervistata dalla nostra redazione
SPQRdaily ha incontrato Valeria Capomacchia, una persona di cuore che ama smisuratamente il suo lavoro e che rappresenta anche la sua vita. La sua agenzia viaggi, Le Gastronaute, è molto conosciuta a Monteverde, attività che fa sognare già dalla vetrina. I molti passanti, infatti, ammirando le numerose proposte di svago in vetrina, si fermano rapiti ad ammirare meravigliosi posti in tutto il mondo. Il settore viaggi, sicuramente uno dei settori più colpiti dalla pandemia – ancora è fermo per la mancanza di turisti – è quello che sta soffrendo maggiormente e pagando lo scotto più alto di questa recente crisi sanitaria. Valeria ci ha raccontato com’è cambiata la sua vita personale e lavorativa in questo difficile periodo.
Quando e come è nata la tua attività?
L’Agenzia Viaggi Le Gastronaute è aperta al pubblico dal 2011 ed è nata a Monteverde, quartiere individuato per la sua bellezza e la sua tipicità. Ci sono voluti più di due anni di preparazione e tanto studio prima di intraprendere questa avventura, in solitaria e totalmente indipendente in un settore incantato ma molto complesso e competitivo.
Fare l’agente di viaggi ed aprire una propria agenzia è stata più di una sfida. Avevo 37 anni e ci trovavamo n un momento storico non felice. Dopo una lunga esperienza nel marketing/comunicazione, ho voluto seguire la mia vecchia passione per i viaggi e soprattutto la loro organizzazione e mi sono detta “o adesso o mai più”. Eccomi ancora qui dopo 9 anni di attività e tante soddisfazioni e viaggi. Nel 2021 festeggerò i miei primi 10 anni di un lavoro magnifico dove i cambiamenti e il problem solving sono all’ordine dei giorno; ma a tutto ciò che sta succedendo onestamente non ero preparata.
Come è cambiato il tuo modo di lavorare durante la pandemia (ormai in corso da quasi un anno)?
Che soluzioni hai adottato per combattere la crisi (es. e-commerce, consegna a domicilio o altro)?
Il mondo del turismo è totalmente fermo. Un settore enorme con una filiera molto variegata completamente a zero fatturato da marzo 2020. Nessuna domanda e quindi nessuna offerta. La mia attività è sempre stata aperta al pubblico quando ho potuto, ma è come entrare in un negozio vuoto senza alcun prodotto da acquistare. I primi cinque mesi sono stati caotici e confusi, ero alle prese con le riprotezioni di tutti i viaggi prenotati per i mesi successivi; alle pratiche di rimborso con contatti quotidiani con i clienti. Dopo questa prima fase, ho cercato di mantenere viva l’attenzione sui viaggi, sulla voglia di partire usando molto i social, il sito dell’agenzia www.legastronaute.it ma tanto anche tramite il telefono. Non fa per me lo smart working, mi piace parlare con le persone, parlare delle mie avventure di viaggio ed ascoltare le loro: il contatto visivo è fondamentale. 10 mesi che si sono portati via tutto il lavoro progettato nel 2019, tutti i sogni dei clienti, e tutti i viaggi da me organizzati ed accompagnati, l’anima della mia agenzia.
I sussidi proposti dal Governo vi hanno aiutato o sono stati dei meri palliativi?
Il Governo ha letteralmente abbandonato il settore turistico, ha lasciato solo e indietro questo ambito diversamente da quanto promesso. Il Bonus vacanze, quello con il peggior rendimento, pensato da persone che di turismo non ne sanno nulla, e tutto il resto sono state piccole elemosine date in estremo ritardo. Serve una prospettiva nuova per il settore: fondi perduti importanti e soprattutto tempistiche di ripresa fondamentali per ricominciare a progettare il nostro lavoro; altrimenti non ci saranno più viaggi a New York, vacanze alle Maldive e così via.
Vorrei dire al Governo di darsi letteralmente una “mossa” perché non possiamo buttare via altro tempo prezioso, perché le piccole attività sono una parte fondamentale del tessuto economico del nostro paese; ma spesso questo viene dimenticato. Ma siamo anche i più resistenti, i più tenaci perché amiamo terribilmente quello che facciamo perché lo abbiamo scelto e personalmente non lo cambierei con nessun altro lavoro al mondo nonostante tutte le infinite difficoltà.
A livello più territoriale, l’amministrazione locale del Municipio XII ti è stata vicino?
Hanno fatto qualcosa concretamente o vi siete sentiti un po’ abbandonati?
Come quartiere non mi sono arrivate iniziative da parte del nostro Municipio. Diciamo anche che con le aperture scaglionate è stato impossibile anche ipotizzare qualcosa del genere.
Che prospettive hai per il futuro se la situazione dovesse continuare ancora per qualche mese?
La situazione generale non cambierà a breve. Sono piuttosto realistica e conosco bene il mio settore e so quello che servirebbe per ripartire ma non credo ci siano la volontà e le competenze per farlo. Nonostante ciò la mia agenzia riaprirà il 7 gennaio con il sorriso di sempre e con tanta voglia di ricominciare, iniziando dalla riprogrammazione dei viaggi accompagnati da me “I Viaggi con Le Gastronaute”. La formula magica non esiste ma esiste il coraggio di andare avanti e crederci sempre solo grazie alle nostre forze e senza dire grazie a nessuno. Per tutto il resto incrociamo le dita.
Ringraziandoti del tuo tempo ti chiedo un’ultima battuta, un appello che senti di dover fare al nostro pubblico.
Senza l’affetto vero e sentito da parte di tantissimi miei clienti e amici non sarebbe stata la stessa cosa resistere in questo anno non vissuto. Si sono fatti sentire e vedere con me con tutti i modi possibili e questo mi da una forza incredibile.
Fonte Immagine: Redazione SPQRdaily