Sangiovanni (SeA): “Il futuro è sostenibile”
Luigi Sangiovanni, Responsabile Commerciale di Sicurezza e Ambiente, affronta il tema dell’innovazione e della sostenibilità
Qualche giorno fa si è stipulato l’accordo tra l’amministrazione provinciale di Macerata e la società di Roma “Sicurezza e Ambiente”; quest’ultima operante nel settore da addirittura il lontano 2006. In occasione del rinnovo di questa importante convenzione, la testata online youtvrs ha intervistato Luigi Sangiovanni; il Responsabile Commerciale dell’azienda.
Nel corso dell’intervista, riportata di seguito, Sangiovanni ha affrontato alcune tematiche fondamentali; come quelle dell’innovazione e della sostenibilità. Partendo proprio dall’aspetto ambientale, il Responsabile Commerciale ha parlato anche delle sfide future che attendono Sicurezza e Ambiente.
Perché oltre al tema della sicurezza siete così sensibili a quello dell’ambiente?
Un incidente veicolare lascia sempre detriti su strada, da quelli solidi a quelli liquidi; in particolare olio, carburante e plastiche. Quando le forze dell’ordine o i vigili del fuoco intervengono sul luogo di un sinistro, la loro azione ha un obiettivo immediato. Si tratta infatti di garantire la sicurezza delle persone coinvolte e creare le condizioni per permettere le operazioni di soccorso.
Quello di Sicurezza e Ambiente è un lavoro complementare. Dobbiamo fare in modo che la strada torni ad essere sicura rimuovendo i detriti e preservare così l’ambiente dagli effetti dell’incidente; contenendo e aspirando tempestivamente i liquidi sulla piattaforma stradale. La gestione di questi rifiuti richiede dunque competenze specifiche. Per questo il nostro COO Giovanni Scognamiglio crede molto nell’innovazione tecnologica e nella formazione sulla gestione e sul corretto smaltimento dei rifiuti che raccogliamo a seguito di ogni incidente.
Ad esempio, abbiamo da poco brevettato un’idropulitrice, chiamata Genius Plus Super, con una capacità di aspirazione ancora più elevata e particolarmente indicata in zone con temperature fredde; per evitare la formazione di ghiaccio sulla strada nel momento della detersione.
Come riuscite a garantire gli interventi in tutta Italia?
Abbiamo delle strutture operative convenzionate (chiamate CLO – Centri Logistici Operativi) distribuite capillarmente su tutto il territorio nazionale. Avere una rete così operativa è fondamentale per prestare un servizio di qualità in emergenza H24.
Come funziona il vostro servizio con le amministrazioni locali?
Il servizio è offerto a costo zero per gli enti, principalmente Comuni e Province; perché gli interventi sono coperti dalle assicurazioni degli automobilisti che hanno causato un danno alla strada o alle pertinenze (si pensi a pali della luce, guard-rail, segnaletica, etc.). Per la gestione efficace del nostro servizio è fondamentale il rapporto sia con le amministrazioni locali, che soprattutto con le forze dell’ordine. Prima i nostri CLO vengono chiamati sul luogo dell’incidente e prima riusciamo a limitare i danni del sinistro e a contenere le cause di inquinamento.
Avete da poco rinnovato la convenzione con la provincia di Macerata. Com’è la situazione in questa zona?
Il 2020, a causa del Covid, non è un anno da tenere in considerazione se vogliamo parlare di numeri e di operatività. In provincia di Macerata, così come anche in Provincia di Ancona, Pesaro, Fermo ed Ascoli, dove operiamo da anni, c’è stato un calo degli interventi causato dal lockdown. Parliamo di una decina di interventi al mese che hanno comportato, tra incidenti di piccola entità e incidenti più gravi, l’aspirazione di circa 900 litri di rifiuti liquidi raccolti, principalmente oli, e più di 300 kg di materiale recuperato, per lo più plastiche.
Quali sono i prossimi obiettivi nel vostro campo?
Dobbiamo continuare ad investire in innovazione. Pensate a come possono cambiare le tipologie di rifiuti che raccogliamo in base all’evoluzione dei veicoli; ad esempio la gestione delle batterie delle auto elettriche. Cosa succede se un’auto elettrica fa un incidente? Per intervenire servono competenze specifiche; come quelle acquisite dalla nostra azienda nel corso degli anni.
Tornando alla domanda iniziale, la sfida del futuro è la sostenibilità; ma nel frattempo dobbiamo fare in modo che i sinistri non si ripetano nello stesso luogo a causa della mancata pulizia. La situazione è simile in tutta Italia, gli sforzi per ridurre gli incidenti in maniera sistematica sono ancora tanti e i progressi vanno a rilento.
Infine, dobbiamo ridurre l’impatto ambientale. Per farlo stiamo puntando a diventare un’azienda completamente green entro i prossimi anni; partendo dai nostri mezzi e dalle tecnologie che abbiamo sviluppato negli ultimi anni e che trasferiremo su tutto l’assetto aziendale.
Articolo tratto dal blog di Sicurezza e Ambiente
Fonte Immagine: Redazione Sicurezza e Ambiente