Una Scuola di danze popolari a Roma: così potrebbe rivivere la vecchia stazione di P.zza Ippolito Nievo
Nella città eterna di Roma, una proposta audace e ispirata ha preso forma grazie alla dinamica Giuseppina Gatto, una cittadina di Monteverde che ha dato voce a un’idea che da tempo l’ha catturata: la creazione di una Scuola Pubblica di Danze Popolari Internazionali. Questa iniziativa, intrisa di cultura, unione e partecipazione, ha come obiettivo la creazione di un’offerta inclusiva e accattivante per persone di tutte le età, provenienti da tutte le sfumature dell’arcobaleno umano.
La proposta prende avvio da un gesto simbolico, un tributo alla Divinità Tersicore, protettrice della danza. Un diadema di 12 stelle, simbolo dell’Unione Europea, attribuito come dono alla Musa, segnando un’unità che attraversa i confini. Questo dono, fatto di simboli celesti, darà il via a una danza terrena e multiculturale all’interno della città che incarna la “grande bellezza”.
L’immaginata Scuola Pubblica di Danze Popolari Internazionali avrà un cuore aperto, senza distinzioni di sesso o età. Ogni persona sarà invitata a unirsi a questa sinfonia di movimenti e culture. Insegnanti professionisti provenienti da vari Stati europei aderenti all’iniziativa guideranno i partecipanti attraverso le danze folkloristiche che incarnano l’identità e l’appartenenza di ciascuna nazione.
L’idea non è solo di promuovere l’arte e la cultura delle danze popolari, ma anche di creare un’occasione per l’interazione, l’armonia e l’interculturalità. Le danze popolari, con le loro variegate movenze, costumi e simbolismi millenari, possono trasmettere storie di popoli e tradizioni che rischiano di andare dimenticate.
Una questione chiave riguarda i costi. Si potrebbe prevedere che i Paesi partecipanti condividano i costi di gestione della scuola, con una parte coperta dall’iscrizione dei partecipanti ai corsi. Per coloro che vogliono usufruire delle strutture dell’istituto per incontri culturali, potrebbero essere previsti canoni d’affitto appropriati. Questa iniziativa sarebbe quindi sostenibile e aperta a tutti.
La sede proposta per questa Scuola Pubblica di Danze Popolari Internazionali è un edificio storico, la vecchia stazione ferroviaria ricostruita nel 1911, situata in Piazza Ippolito Nievo. Questo edificio, da tempo abbandonato, potrebbe ritornare a nuova vita come centro di cultura e danza, risvegliando l’architettura classica e aprendo le porte a un mondo di allegria e gioia.
Questa iniziativa non solo promuove l’arte e la cultura, ma offre anche un’opportunità di rigenerazione urbana. Tuttavia, la sua realizzazione richiede l’impegno e la lungimiranza delle istituzioni. L’idea è stata proposta da Giuseppina Gatto ai Ministri della Cultura, dell’Istruzione e delle Infrastrutture, e ora attende l’attenzione e l’azione.
La danza, con i suoi passi e le sue note, può essere un linguaggio universale che unisce le persone. Questa Scuola Pubblica di Danze Popolari Internazionali potrebbe diventare un luogo in cui la diversità si trasforma in armonia e dove le culture si intrecciano come i passi di una danza coinvolgente.
Siamo di fronte a un invito all’unità, alla cultura e all’arte. Una nuova danza potrebbe presto iniziare a Roma, illuminata dalla luce delle stelle europee e guidata dalla passione e dalla visione di coloro che credono nell’importanza di preservare e celebrare le tradizioni popolari.
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